Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

-6111onicfhoerme di bellezza;e se ne interessacomedi qualche cosa.che si vorrebbeamare, ,ma cosa alquanto terribile ancora, e che si teme perchè non s'è compresabene. Questo amico ba !etio gli ammirevoli libri di lfropotkiue, le eloq11e11fteir, vide e do/leprotestedi EliseoReclus contro l'empietà dei governi e d' 1111saocietà basala sul de/il/o. 'Di Bakou11i11ceonosceciò che i giornali anarchici hanno, q11ae là, pubblicato.Ha st11diatol' ineg11aleProndbo11e l'aristocratico Spencer. Le dichiarazioni di Étievaut lo ba1111c0ommosso.T11llociò lo ba trasci11atop,er 111i1stante, verso le altezze in c11il'intelligenza si p11rifica. Ma da queste brevi esrnrsioni a traverso l'ideale, egli torna ogni ta11/opiù /11rbatoche 111aiM. ille ostacoli,del tu/lo rnbiettivi, lo arrestano; egli si smarrisce in 1wainfinità di se, di forse, di ma, inestricabileforesta da wi, talvolta, 111ichiedeeh' io lo tragga. Siccomeieri ancora mi confidava il tormento del suo animo, gli dissi : - C'è Cm.ve, di rni conoscilo spirito virile e coscienzioso,che ba p11bblicatoun libro: La Società morente e l'Anarchia. Questo libro è 1111 capolavoro di logica, pieno di luce. Non è il grido d' 1111 sel/ario cieco td ol/11so;e 11011 i 11epp11rile colpodi grnncassa delpropagandista vanitoso; è l'opera comp11lsatap, ensata, ragionata, d' 1111 appassionalo, è vero, di 11110 « cheha fede », ma che sa, paragona, disc11te,a,ializ:(a, e che, consingolare chiaroveggenzacritica, traverso i f alti della storia sociale, le lèzioni della scimz.ae i problemidellafilosofia, sa ginngere alle conclusioniinfrangibili che /11 sai già e di etti non puoi negare la grandez.z.anè-la giustizia. L'amico mio 111' i11terruppevivacemente: 81 :>liotec..iGino B dr CO

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