Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

ml accaparrare i terreni tolti ai vinti ; nel tempo stesso la guerra servirà a mandar lontani a farsi scannare una quantità di lavoratori,- l'èsuberanza di numero dei quali impensierisca i padroni della patria. Poi, avendo bisogno il paese conquistato d'una amnumstrazione, ciò aprirà un nuovo sbocco a tutto un esercito di burocratici e di ambiziosi che la classe conquistatrice legherà al suo carro, mentre che, disoccupati, avrebbero potuto diventar suoi nemici. Non solo; ma ne' paesi nuovi troverà popolazioni da sfruttare e curvare sotto il lavoro, a cui potrà imporre i suoi prodotti e che potrà decimare, senza dover di tutto ciò render conto a nessuno. Di fronte a tutti questi vantaggi, la borghesia non può esitare ; e la borghesia francese l' ha cosi ben capito da essersi lanciata a tutto vapore nelle imprese coloniali. Ma ciò che ci meraviglia e ci scoraggia è che anche molti lavoratori approvino queste infamie, e non provino alcun rimorso a prestarsi a commetterle; che non abbian compreso quale ingiustizia flagrante sia l'andare a massacrare dei popoli a casa loro, per piegarli a un genere di vita cui non sono adatti. Oh ! sappiamo bene le risposte belle e fatte che si usa contrapporre, a chi si indigna di tutto ciò che v'è di più barbaro in queste imprese: « Si sono ribellati,· hanno ucciso dei nostri, non possiamo toilerare una cosa simile .... Sono selvaggi, bisogna civilizzarli.. .. I bisogni del commercio lo esigono.... Sì, forse s' è avuto torto di andare laggiù, ma ormai le colonie ci han costato troppo sangue e danaro per poterle abbandonare, ecc. ecc. "

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