Edoardo Pantano - La situazione

.. , ' ' J 17 collettive. La esplosione del loro sentimento - comecchè obliassero per un istante con l'aspra storia della vigilia l'e- , norme prezzo della vittoria, coi misteriosi disastri della guerra le umiliazioni della pace per non ricordarsi che di una cosa sola: di avere udito fischiare sulle loro spalle il__ bastone dell~Austria, dei Lorena, dei Borboni, del Papa; bastone spezzato anch'esso dalla collera popolare - fu l dolore sincero , ma che ha un valore sempljcemente retrospettivo. Il volerlo far risalire da quel tumulo alla , Reggia, dall'u<;>mo all'Istituzione, dal passato all'avvenire, onde farne il piedistallo morale della Monarchia, equivale a tradirne scientemente l'indnle e la portata. Fra la tornba del passato regno e la culla del nuovo, sta un~ nazione non piil rotta e divisa in sette Stati, ma arbitra e signora de' suoi déstini. Se quel tumulo ebbe la ventura di esser coperto da un lembo della bandiera che compendia le tradizioni del movimento nazionale, a quella c~1lla perchè grandeggi 1nanca una base: il popol·o - il popolo che se r non ha la scienza ha la coscienza istintiva della politica, che ha compreso oramai di essere permanentemente e senza pietà sacrificato agl'interessi della dinastia. Spogliate code'ste manifestazioni da ogni carattere monarchico e ridotte al loro giusto valore, proseguiamo ad 1 esa1ninare l'attuale situazione .politica nella sua vera e . nuda realtà. Quali mezzi restano 'oggi alla Monarchia onde riarquistare la fiducia e la confidenza del paese, già scosse pr ofondamente con l'antico e fatte naturalmente più deboli col nuovo regno? Niuno vorrà di certo immaginarsi che ciò possa avvenire richiamando la Destra al potere. Quest'atto darebbe il segnale della reazione governativa, alla quale risponderebbe con minore o maggiore impeto e celerità la rivoluzione popolare. Imperocchè quali che siano gli errori e le colpe della Sinistra, essa è al potere non per virtù propria sib- ·' • l l.

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