Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia

TBNDE!UA RELIGIOSA 77 1 demagoghi pet· annullarla. La libertà religiosa è il cardine su cui aggirano tutte le umane libertà, è la più fidata guarentigia di tutte le altre. Essa menomata dalle Corti nel passato secolo, fmttò ai popoli il dispotismo delle camarille; se fosse oggi annullata dalle sette ci frutterebbe il dispotismo dei clubs. Ne può essere altrimenti, perchè la sola nostra religione, pel dogma della fraternità universale sotto la sovranità di Dio , ha fermato il vero fondamento della dignità dell'uomo e di tutte le sue libertà; essa sola ha posto dei limiti inviolabili alle pretensioni del potere, ed al dovere delIa suggezione: essa sola per la potenza delle convinzioni che ispira, dà la forza di morire più tosto che di cedere alle esig·enze della tirannide. Serrate le labbra a quella religione, imprigionatele le mani, e voi avrete finito di un colpo quanto ci ha di più nobile nella natura, quanto ha l'uomo di più consolante nelle sue speranze temporali ed eterne. Le applicazioni di questo vero sarebber molteplici; ma si fermi il pensiero su due che sono le più imminenti. Noi non ignoriamo che il primo passo a darsi nella riforma religiosa che si medita, sarebbe lo spogliar la Chiesa ed il clero di quel poco che loro è restato; e già in qualche Stato italiano si è cominciato. Ciò importa orbare i templi e gli altari del loro splendore, frodare di una pat·te del

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