Carlo Maria Curci - Sette libere parole di un italiano sulla Italia

60 DRITTO B CONVENIBl'CZA fa guerra all'Oriente per affrancarne sudditi italiani, pel zelo s'intende, del diritto e delle indipendenze nazionali; ed erano appunto quegli italiani di favella francese r.he facevano le più belle pruove in quella infelice campagna. Frattanto i soldati savoiardi, sudditi francesi di una Potenza italiana, aran condotti sulle pianure lombarde a cimentar la vita innanzi alla Potenza austriaca al solo titolo del tener che fa questi sudditi italiani. E se la Savoia si ribellasse per iscuotere il giogo italiano e riunirsi alla Francia, che è il natura! corpo di quel piccol membro, quale sarebbe il contegno del gabinett'o di Torino? Nè si dica che i Filiberti ed il ramo cadetto che ne colse la corona , sono i Principi naturali di quel ducato francese fin dali' Umbet·to dalle mani bianche. Se il Carignano è Principe naturale della Savoia, esso, secondo questo nuovo diritto, sarà tiranno in Piemonte; e ad ogni modo due parti eterogenee non potranno mai esser fuse in un sol principato, a meno che non troviate un uomo che sia, per esempio, italiano e ft•ancese alla sless' ora. Nel resto quella provincia al di là delle Alpi neppure può confortarsi delle secolari attinenze colla casa a cui diede il nome. La Savoia non è certo governata oggi dalla Casa di Savoia; ma caduta tra le unghie degli arringatori volteriani del Piemonte, ne ha cominciato a sostenere violenze ed oppressioni da disgradarne le antiche durezze delle Camere auliche sulle provincie lombarde nel fatto della relitiione.

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