Atto Vannucci - Notizie di Bartolomeo Sestini

6 degli uomini, la bellezza delle donne, e , iì1 una parola, tutto è poesia, l'ingegno del Sestini si svegliò di buon ora e dette prove di quello che sarebbe addivenuto col tempo . Diretto negli studi elementari dal parroco del villaggio P . Stefano Diddi vi fece non ordinario profitto, e nel tempo medesimo dette indizio dell' inclinazione che avea da na · tura per l' arti belle . Sovente ritirato nella sua stanza si dilettava di disegnare figure ideali, ritrar paesaggi, e comporre de' versi . Del che accortosi il padre divisò di ajutare e dirigere per mezzo del metodico insegnamento quel genio che mostrava per la pittura , e lo al1ogò a Pistoja presso Giuseppe V annacci assai pregiato pittore. Nel te m~ po medesimo che il giovinetto imparava l' arte del disegno , si mise anche al calcolo ed alla geometrìa , ove avanzò maravig liosamente in riguardo alla sua tenera età di circa a dodici anni: perlochè il padre concepitene speranze maggiori, lo fece passare a Firenze, affinchè più valenti professori e studi più vasti dessero maggiore impulso al suo ingegno . Fin da quell' epoca nell' Accademia Fiorentina faceva professione di ornato e di prospettiva Giuseppe Castagnoli pratese , dalla cui scuola uscirono molti valenti artisti e fra questi alcuni già famosi tra noi per gli effetti prospettici nella dipintura delle scene teatrali. Bartolommeo Silvestri v'insegnava l' architettura e l'agrimensura, e Giovambattista Niccolini nei giorni sacri al trionfo delle liberali discipline recitava ai giovani artisti dell' .Accademia le sue orazioni piene di vera , libera , potente eloquenza , nelle quali insegnava che nella pittura come nella poesia non tutto all' arte , non tutto alla natura deve concedersi ; che le arti belle non debbon esser ministre di voluttà aH' ozio magnifico de' ricchi , e adulatrici de' potenti ~ ma promovitrici e ricompensatrici

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