36 ro alla patria 1ontana , e un ]amento sulle sventure che 1' affl[ggevano : eran dettati dalla musa dell'amore e del- ]a pietà • Poco avanti la sua partenza dalla patria egli le aveva dato 1' ultimo addio con mestissimi accenti : aveva cantato che , quantunque in essa travagliato da varii ca si, l' abbanclonav~ con profondo dolore : avea detto che invano da lungi ricercherebbe i suoi fiumi , i suoi monti, i quali forse non vedrebbe mai più, e che sarebbe condannato a morire nella terra straniera, e che avrebbe iJlacrimr\to sepolcro in riva deserta 1 ungi da H' ossa de' suoi p a~ <lri ' (I) . N cssun canto di poeta fu mai più profetico di questo . All' uscita d' ottobre fu assalito da fortissirna inflammazione cerebrale , contro cui non valsero gli ajuti dell'arte, perchè troppo tardi ad essi si ~ottopose, quantunque a ciò l' avessero caldamente eccitato gli amici . I medici Fossati , Cadini , Pittaro , e da ultimo il celebre Gall , che richiesto dalla Contessa Orlow , più volte lo visi tò , non profittarono a nulla . Il dì 1 o r1ovembre entrato in delirio perdè la conoscenza , e per qualche tempo recitò in varie lingue sconnessa1nente de' versi. Dopo chiuse la bocca al silenzio che doveva esser eterno, e nel giorno appresso spirò fra le braccia d' U rhano Lampredi in mezzo ai desolati amici che facev3n corona al suo letto . Il I3 fu portr\to al cimitero di Vaugirard, ove l' accornpagnarono e gli dettero 1' ultimo tributo di lutto cinque soli Italiani , Giovanni Fuocosi , il Canonico Jppolito Niccolai di Pistoj a , poi vescovo di Montepulciano , un giovine ro1nano , un tnilanese ed un corso. I vi le~ contessa Orlow gli Jestinava una pietra che distinguesse Je {I} r edi l' Ode intitolata - L' rtddio all' lta1iP. -
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