Atto Vannucci - Notizie di Bartolomeo Sestini

33 , Fummo lanciati sulle coste della Corsica sempre colla , morte sugli occhi , e negli orecchi , giacchè si udiva , continuamente il grido - siam 1norti - . lo per di- ' ' sperazion fatto sicuro , invece d' abbanJonarmi al ter- ,, rore, stava immobile scrivendo sul mio taccuino i pen- " sieri che mi svegliava quel terribil cirnento . Io vede- , va la Inorte al di là della tavola alla quale mi appog- " giavo ; mi vedea l' abisso spalancato sotto i piedi , e ,, non tremava . Quando all' uomo è resa grave la vita , ,, il timore di perderla svanisce , e drittarnente opinava- " no quei filosofi .i quali volevano che l' uom@ si assue- " facesse ai patimenti , e ai mali d' ogni sorte , per non , curar poi le sciagure frequenti al saggio , e la rnorte ,, inevitabile. Ci trattenemmo qualche giorno nei seni o- " spitali della Corsica , ove fu rintegrato in parte il le- ., , gno , e di là sciogliemmo ~i nuovo , e di nuovo una , tempesta non men fiera della prima ci afflisse nella ri- ', viera genovese d.i ponente , onde convenne 'rifugiarsi , in un seno vicino a Nizza ove restammo due giorni . , Il luogo era pittoresco e poetico : da un lato si .vede a , il taglio delle Alpi che dividono l'Italia dalla Francia: , montagne più alte delle nuvole , tutte di masso vivo , ,, denudate dalle acque , e solcate dai fulmini : dall' al - , tro lato una ridente collina tutta coltivata e sparsa di , ville e di torti da cui uscivano delle belle villeggian- , ti , e venivano a bagnarsi fra gli scogli della spiaggia, , un trar eli pietra lontano da noi , e se la mia vecchia , compagna me ]o avesse permesso, sarei andato a nuoto , come un Tritone a far preda d'alcune di quelle Ninfe , marine . Anche di là coll' aiuto del cielo uscimmo e . ) , costeggiammo i rnonti della Francia : essi presentano , una faccia ruvida e fiera, e opposta afTatto a quella dei ..- ~

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