Canzonette del senator Lodovico Savioli bolognese tradotte in latini versi

( 94 ) -vita, Virgilio con un' anacronismo (li ~o ~t. anni ravv •cinandola ad Enea la fe' credere .;~ m a n re dell' Eroe T r•, jano, alla çll cui partenza non seppe soprnvivere • D IRE , Fi~lie di .Achtronte , o· secondo altri di Erebo , e d!l'Ila Nott e , che io numero di tre assist~vao~· a1 trono di Giow, da cui riceve: vano g li ordini per andare ~. d intorbiclare il riposo dei malvagi , e des t are i rimorsi nelle anime loro. Si ch iamaronu Dtre nel Cielo, Furie o Eumentdi su l a t er ra , e Cagne di Stige nell' Inferno • Megtra, Tisifone, ed Aletto sono i loro nomi • DRIADI, Ninfe dei Boschi , Divinira , che presiedevano agli Alberi in generale. L a sorte delle Driadi era ben pitÌ felice di quell a d~ ! le Amadriadi, mentt' esse potevano andar v.. gando con Jiberd, d ~ nzare intorno all e Quercie , che loro erano consecrate, e sopr avvivere «llJ distruzione degli Alberi, d ei quali erano le protettrici : ladclove il destino dell e AmadriAdi òipendeva da Alberi determinati , co1 (juali esse na scevano, e morivano. E E1:1!, Dea d ,.lla GioventÙ . Giunone invitata un giorno ad un Convito da .Apollo, mangiò t ~ nta qu ~ nrirà. d' EncLvia, che rimase tncinta dt Ebe. Giove incantato dt lla bel lt zza di qui'Sta fig lra eli sua moglie, le diede l' incarico di apprestar da bere ne' SUOI BJnchrrri agi i o~i . Eco, Figl ia d~ ll' .Arta, e dell" Terra,, ninfa del segu!to di Giunone, che serv1 Giov1 ne' suoi amori, trattenendo con lunghi racconti la Dea, allorchè il

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