Rosa Luxemburg - Replica a Lenin a proposito di centralismo e democrazia

di un Comitato centrale omniscente e onnipotente, per preservare un movimento operaio così promettente e così vigoroso da qualche imprudenza, crediamo di _cogliere i sintomi di quello stesso soggettivismo che ha già giocato più di un brutto tiro al pensiero socialista in Russia. È veramente divertente vedere le strane capriole che la storia fa fare al rispettabile « soggetto » umano nella sua attività storica. Schiacciato e quasi ridotto in polvere dall'assolutismo russo, l'io prende . la sua rivincita in quanto che, nel suo pensiero rivol_uzionario, si pone esso stesso sul trono e si proclama onnipotente, sotto forma di un comitato di congiurati, in nome di una inesistente « Volontà del Popolo ». Ma l'« oggetto » dimostra di essere il più forte e lo knut non tarda a trionfare perché è esso che rappresenta l'espressione « legittima » di questa fase del processo storico. Infine, vediamo apparire sulla scena un figlio ancora più « legittimo » del processo storico: il movimento operaio russo; per la prima volta nella storia russa, esso getta con successo le basi per la formazione di una autentica volontà popolare. Ma ecco che l'io del rivoluzionario russo si affretta a far capriole e una volta di più, si proclama dirigente onnipotente della storia, questa volta nella persona di Sua Altezza il Comitato Centrale del movimento operaio socialdemocratico. L'abile acrobata non si accorge nemmeno che il solo « soggetto » al quale spetta oggi il ruolo di dirigente, è l'io collettivo della classe operaia, che reclama risolutamente il diritto di fare essa stessa degli sbagli e di apprendere essa stessa la dialettica della storia. E infine, diciamolo chiaramente: gli errori · commessi da un movimento operaio veramente rivoluzionario sono storicamente, infinitamente più fecondi e più preziosi dell'infallibilità del migliore cc Comitato centrale ». - 38B bi oteca Giro Bianco

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