Rosa Luxemburg - Replica a Lenin a proposito di centralismo e democrazia

II Fin qui, abbiamo esaminato il problema del centralismo dal punto di vista dei principi generali della socialdemocrzia e, in parte, sotto l'aspetto delle condizioni particolari della Rus~ia. Ma lo spirito di caserma del1' ultracentralismo preconizzato da Lenin e d.ai suoi amici non è affatto il prodotto di un modo di procedere casuale: esso si riattacca alla lotta contro l'opportunismo, che Lenin estende fin sul terreno dei più minuziosi dettagli dell'organizzazione. 1 Si tratta, dice Lenin « di forgiare un'arma più o meno affilata contro l'opportunismo. E l'arma deve essere tanto più efficace quanto più profonde sono le radici dell'opportunismo >>. Parimenti, Lenin vede nei poteri assoluti che attribuisce al Comitato centrale e nel muro che eleva intorno al Partito, una diga contro l'opportunismo le cui manifestazioni specifiche provengono, a suo avviso, dalla tendenza innata dell'intellettuale verso l'autonomia e la disorganizzazione, dalla sua avversione nei confronti della stretta disciplina e di ogni « burocrazia » nondimeno necessaria nella vita del Partito. Secondo Lenin, è soltanto presso l'intellettuale, restato individualista ed incline all'anarchia, anche quando ha aderito al socialismo, che si ritrova questa ripugnanza a subire l'autorità assoluta di un Comitato Centrale, mentre il proletario autentico attinge dal suo istinto di classe una specie di voluttà con la quale si abbandona al pugno di una salda direzione e a tutti i rigori di una spietata disciplina. « Il burocratismo opposto al democratismo, dice Lenin, non significa altro che il principio di organizzazione della socialdemocrazia rivoluzionaria opposto ai metodi di organizzazione opportunisti ». Egli insiste sul fatto che lo stesso conflitto tra tendenze centraJi.zzatrici - 27Bibl oteca Giro B1arco

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