Rosa Luxemburg - Replica a Lenin a proposito di centralismo e democrazia

democrazia deve procedere a questa organizzazione senza potersi giovare delle garanzie formali che offre là delllocrazia borghese, quanto perché essa deve, come Dio Padre, fare uscire questa organizzazione « dal niente », senza disporre della materia prima politica che altrove la stessa società borghese prepara. Il compito dietro al quale la socialdemocrazia russa si affatica da parecchi anni consiste nel passaggio dal tipo di organizzazione della fase preparatoria, quando, essendo la propaganda la principale forma di attività, i gruppi locali e certi piccoli cenacoli si reggevano senza legami tra di loro, all'unità di una organizzazione più vasta come è necessaria per una azione politica concertata su tutto il territorio dello Stato. Ma poiché la perfetta autonomia e l'isolamento erano state le caratteristiche più condannate della forma di organizzazione ormai antiquata, era naturale che la parola d'ordine della nuova tendenza che predicava una vasta unione fosse il centralismo. L'idea del centralismo è stato il motivo dominante della brillante campagna e.on• dotta per tre anni dall'lskra per giungere al congresso dell'agosto 1903 che, benché sia considerato il secondo congresso del Partito socialdemocratico, in effetti ne è stato l'assemblea costituente. La stessa idea si era impa• dronita della giovane élite della socialdemocrazia russa. Ma presto durante lo stesso congresso e ancor più dopo il congresso, ci si dovette convincere che la formula del centralismo era ben lungi _dall'abbracciare tutto il contenuto storico e l'originalità del tipo di or• ganizzazione di cui la socialdemocrazia ha bisogno. Una volta di più si è avuta la prova che nessuna formula rigida può bastare quando si tratti di interpretare dal punto di vista .marxista un problema del socialismo, non foss'altro che un problema concernente l'organizzazione del partito. -15B"bl oteca Giro Bianco

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