- 90 - ingiuriose nel Giornale di Roma. Ciò non oslante emmi impossibile non prendernc la difesa, quando è accusato mnanzi a me. Ponetevi al luogo di questo troppo illustre c troppo infelice vcgliardo. Dopo essere stato il favorito dell' opinione pubblica ed il Lion d' Europa , egli è stato forzato di sloggiare in gran pressa dal Quirinale , e contare a Gaeta ed a Portici le ore impazienti che inaspriscono lo spirito dell'emigrato. Un grand.e e anti- · chissimo principi(\, la cui legittimità non è punto dubbiosa per lui, si violava nella sua persona. I consiglieri ripctevangli a coro: <( La è colpa vostra ; voi avete condotta a pericolo la monarchia con le vostre id.ee di progresso. L' immobilità dei reggimenti è la condizione sine qua non della fermezza dei troni: non ne dubite . rete più se leggerete la storia dci vostri ·predecessori ». Egli aveva avuto tempo per abbracciare tale sistema , Jorchè le truppe ortodosse gli dischiuscro dinuovo il cammino per Roma. Lieto di veder salvo il principio , ci fece a se stesso il giuramento Cii nulla più mai compromettere e di regnare immobile , seguendo la tradizione dci Papi . Ma, ecco, gli stranieri, suoi salvatori , gl'impongono condizione d' andare innanzi ! Che cosa fare ? Non osava nè tutto rifìutarc, nè tutto consentire. Fu , lungamentc fra due ; dipoi entrò, suo malgrado, in parola; quindi si sciolse, mimndo agl' interessi del futuro, dagl'impegni contratti mirando agl' interessi del pre~ente. Ora poi bifonchia contro il popolo , ~ontro i Francesi, contro se stesso . Sa che la nazione è sofferente , ma non ismette dal dire che la sventura della nazione è indispensabile al1a sicurezza della Chiesa. I borbogliamenti di ~ua coscienza vengono sofl'ocati dalle rimembranze del !848 che gli si schierano innanzi, e
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==