Edmond About - Il governo pontificio, o la quistione romana

- 67 - giando di venerazione per un briciolo di fami gli arità . Papa c i cardinali prodigano quella osservanza che forse negherebbero ad essi assisi sul trono; c sempre per esser conseguenti! Breve: il re piLl ammaccato c pesto a,, ingrati sudditi non ha miglior partito a prendel'e , che ricoverare in Roma : con un tantino d'immaginazione e con molti scudi gli, parrà ch'ei regni sopra popoli assenti. I turbamenti che han chiuso il secolo XVJH ed inaugurato il XIX banno sospinto in Roma intere colonie di teste già coronate. Le sopravvenute modifi cazioni nella soci c t~ europea vi han pure addotto altri ospiti assai m~nco illustri , i quali non apparter1evano Bcmmcno alla nobiltà del lol'o paese. Egli è fuori dubbio che la fol'luna, l' educazione e l'ingegno hanno da cinquant'anni acquistato diritti che erano riserbati alla nascita. E Roma ha veduto ·arrivar nelle sue mura strani eri , i quali non erano punto nati . Erano ques ti grandi artefici, scrittol'i di grido , diplomatici usciti dal popolo, commercianti saliti al grado eli capitalisti; od anche più modestamente, uomini del mondo, che trovansi ovunque al loro posto conveni ente, avvcgnachè sanno vivel'c. L'eletta società li ha accolti non di primo acchito , ma dopo maturo esame. Ella li ha sottomessi a minuti sperimenti per assicurarsi che non arrecavano pericolose dottrine. Ella ha detto : < Se non possiamo essere più una fami glia; siamo una frammassoneria » . Vi ho avvertito che i principi romani erano, se non privi d'orgoglio, almeno senza burbanza. Cotesta osservazione quadra a capello anche ai principi dell a Chiesa. Accolgon dessi benevoli lo straniero di modesta condizione, a patto però ch' ei pal'li e pensi , siccome essi , sopra due o tre questioni capitali , ch' ei veneri profon-

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