- · ~5 - ogni verno; un resto di privilegi feudali e gli omaggi del popol minuto: sono cotesti i distintivi più scolpiti della romana nobiléa, pe' quali ella è in ammirazione a tutti g1 i scimuniti dell 'Universo . Ignoranza, oziosità, orgoglio, servilità e nullità , sovra ogni cosa , ceco i vezzosi difetti che la collocano su tutte le europee aristocrazie: che ge mi sarà dato avvenirmi in rispettabili eccezioni, mi farò cosdenza di chiarirlo. Svariatissime le Ol'igini della romana nobiltà. Gli Orsini ed i Colonna (poco ne avanza ) discendono da eroi o· da briganti delle età ' di mezzo. l Gaetani datano dal 750. I Massimo, i Santacroce, i Muti vaòno a rintracciare gli antenati loro in Tito Livio. Il principe Massimo reca ne1lo stemma le marcie c contro-marcie militari di Fabio Massimo, aggiuntovi il motto : Cunctando restituit. Sanlacroce va jn sollucchero stimandosi discendente di Valcrio Pubblieola. l Muli, oramai ridotti al verde, pongono nei loro maggiol'i Muzio Scevola. Tale nobiltà dubbia od autentica, ad ogni modo antichissima, è al postutto indipendente. La sottana dei Papi non ne asconde i primordii . La seconda categoria è di origine pontificale. Titoli .e redditi hanno loro sorgente nel Patrimonio di S. Pietro, ossia in quella peste che è il nipotismo. Volgendo il secolo XVII , Paolo V , Ul'bano VIII , Innocenzo X , Alessandro VII, Clemente IX, Innocenzo XI han creato i Borghesi, i Barberini , i Pamphily, i Chigi, i Rospigliosi, gli Odcscalchi . Era un fare a pugni , chi più alto pone:;;se la propria fami gliuola. I dominii dci Borghesi che fanno una visibile macchiuzza nera nella carta d'Italla, sono argomento di fatto che Papa Paolo non avea viscere di bronzo, il buon zio ! I Papi serbano lo andazzo di nobilitare i parenti ; ma gli scandali delle
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