Edmond About - Il governo pontificio, o la quistione romana

48al passar degli stranieri per l'eterna Città , eglino · che mercano pane , non fama , in quattl'O dì vi daranno una copia dell'Aurora di Guido o della Trasfi.- gurazione dell'Dl'binate ridotte a piccola dimensione; e poi si rimetteranno sullo stesso lavoro che condurranno con gli stessi ordini, e che venderanno per· gli stessi motivi. Che se qualche ambizioso intraprenda opera originale, a cui domanderà se ella è bene o malamente con- ' dotta ? Nulla ne intende la classe n:gnantc, nulla i prin.: cipi. Il pt·oprietario di una delle più belle pinacoteche romane diceva, or fa un anno, nel salotto d' un ambasciatore : << Per me, io non ammiro che lo squisito )) . Il principe Piombino allogando una vòlta al signor Gagliardi , voleva pagare il pittore tanto per giorno! Il Governo ha altro per lo capo che incor~ggiare le arti ; que' pochi diarii o gazzette che sono nelle mani di numerati lettori, registrano i nomi de' loro amici cui goffamente incensano: nè gli stranieri che vanno c vengono, comecchè for- . niti di buon gusto, compongono un arbiteato artistico come a Parigi , a Monaco, a Dusseldorf, a Londra, dove la popolazione istrutta direbbesi un solo individuo , un uomo a mille teste. Quando un giovane di bella speme ha scosso la sua attenzione, esso nol perde di veduta, n è vi ha accorgimenti che non adoperi per incuorare chi addimostrisi timido , ritornare in carreggiata i fuorviati, approdare a tutti. E se dà talvolta in scerpelloni , I'azion sua è però sempre vitale. Se di alcuna cosa maraviglio, ella è di imbattermi in Roma in varii artefici cospicui, tali che il Tenerani nella statuaria, il Podesti nella pittura, il Castellani nell'oreficeria, Calamatta e Mercuri nell'incisione : cito i più noti. Ma la maggior parte dei rimanenti romani artefici languisce in una specie d' industria monotona e

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