- lt2che i prelati , i prineipi, gli stranieri di rango, ed anche i servitori di Roma, hanno la classe mediana , o com'essi dicono, il mezzo ceto. ll prelato ha di sode ragioni . Se è ministro, vede gli uffizi gremi ti d' impiegati tolti dalla borghesia. E be:l sa che cotesti uomini operosi ed intclligenti, ma poco retribuiti , veggonsi necessitati a compiere di celato alcun umile uffizio, tale che compilare il giornale d' un fittaiuolo , o recare in netto nel libro-mastro i conti ad un ebreo: di cui la colpa ? Ei non ignora che non v' ha merito che tenga ; ma per avanzar di posto , o crescere di stipendio , ha uopo porre il fronte nella polvere e pregare a mani giunte per mesJ cd anni ; o interpon e sua moglie, se giovane ed avvenente. E noi avremo in dispregio cotesto infelice , e non piuttosto quei messeri in .calze tte pavonazze ,. i quali a tali estremi 1o addu cono? Se monsignore è magistrato di un tribunal superiore, ad esempio, della sacra Hota, non dee stillarsi il cervello per apparar ragione; un indiviùuo della media classe ha il còmpito di studiar per lui . Co testo secretario, od aiutante di studi o o consultore , è un fior di giurccom.ulto ;· chè a non perdersi nel labirinto delle così dette leggi pontificie vuolsi uom provato e saputo; ciò non ostante, monsignorino, che si fa bell o, come il corbaccio , delle dorate penne non sue, si argomenta d'impunemente isprcgiarlo, modesto ch' egli è, e senza speranza di più lieto avvenire. E qui pure, di cui la colpa ? Lo stesso prelato , che uscito appena di seminario giudica le cause in ultima istanza , fa professione ùi avere a vile gli avvocati . Confesso che mi commuovono le viscr,rc cotes ti malaugurati sacerdoti di Temi ,
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