CAPITOLO VI. La classe J.'ncuiana è in ogni luogo c in ogni tempo il fonù:unento dello Stato: Sta in essa non solo ricchezza. ed indipendenza, ma capacità c moralilà del popolo. La borghcsio. volge i passi 1ibcramcnlc inverso un avvenire fortunato c cospicuo. fra l'aristocrazia, che fuma di orgoglio nel non far nulla, e la plebe che s'arroYella per non pcriee affama la. Il nobile or ha tcmcnza, ora dispetto del progresso; il popolo va, per manco d'intendimento, spesso rcstìo, come bestia quand'ombra; solo la classe media vi tende pee irresistibile istinto, anche a rischio degl'interessi suoi più cari . Una cima d'uomo di Stato, che vuolsi giudicare dietro le sue dottrine e non dopo gli eventi , il signor Guizot , ne ha posto sott' occhi l'impero romano andalo a sfascio pc~ non avere avuta borghesia, volgente il secolo quinto dell'era nostra. E non veggiam noi con quale vigoria di progecsso Francia grandeggi di giorno in giorno dalla rinvoltura borghese del ~1780 al prescute? Alla borghesia pertnn to il pri vilcgio degli utili ri volgimenti; ad essa l'onore di reprimere i turbamenti dei Ciompi ed i tumulti degli Straccioni.
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