Karl Kautsky - La politica e le organizzazioni operaie

56 j oo;operanti > per ,pez=e la foua a; un ,mdacato rivale. È una risurrezione della pazzia delle corporazioni dei tempi feudali in cui si accendevano guerre _interminabili tra panattieri e pasticcieri che si disputavano il diritto di fare· delle focacce, tra i calzolai e i t I I I fabbricanti di pantofole che volevano gli uni e gli altri fare delle galosce. In Germania noi ritenevamo che fatti consimili non potessero prodursi che nelle corporazioni di antisemiti esaltati, allorchè i tipografi « neutri » di Kiel ci hanno disingannato: costoro non tollerarono che un operaio meccanico estraneo al mestiere tipografico lavorasse ad una pressa di stamperia. E non è un caso. Le tendenze alla neutralità politica e l'esclusivismo corporativo sono i frutti dello stesso albero, della politica di affari. Noi lo vediamo, codesta politica non unisce gli operai; essa li divide, non secondo i partiti politici ma secondo· i mestieri. Essa non solamente spezza la solidarietà proletaria, ma anche oppone una potente diga alla indipendenza politica dei proletari. Abbiamo già notato che non è molto difficile interessare diversi partiti all'una o alB,blioteca Gino Bianco

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