GENOVA-- LIB1mR1AMODERNA- GENovA 13 Gontt10 la pt1opt1ietà fondiat1ia (m lavo.. Eleg. voi. in 16 di pag. 84, L. O,60. PatoPi) Lo scrittore russo cornbatte in questo che è l'ultimo suo scritto, una fiera battaglin contro In proprietà fondiaria che, a parer suo, è hl cagion prima e più grave delle miserevoli condizioni dei poveri, dei lavoratori, e che, sempre a suo giu!lizio, dovrebbe esser la prima a venire socializzata. Le sue conclusioni, le sue proposte possono dar Iuogo a discussioni e non venire approvate completamente, in quanto troppo esse presumono dal l'uomo e dal la volontà degli uomini. Dei suoi attacchi al Collettivismo industriale potranno servirsi gli avversari del socialismo, ma dovranno sottacere gli attacchi vigorosi alla proprietà privata della terra. Tuttavia il libro ha un valore più grande per la fede e In buona fede dcli' autore, per la bont:\ e l'affetto che ne trnspira verso i lavoratori. È stata opport(!nissima idea la pubblicazione di questo vo1 nmctto, dopo qua1ito a proposito di esso si è scritto, raffigurando il Tolstoi come un nemico del socialismo. Nel piccolo voi ume, il grnnde pensatore a-usso parte dal concetto di nn socialismo assolutamente industriale, che poi gli è facile combattcrn, dimostrandone la insuflicienza; mentre dall'altra parte, risultll. invece evidente la insuflicienza di un socialismo assolutamente agrario. Quella che nelle poche pagine del Tolstoi è espressa chiaramente, è hl condanna della proprietà di qualunque specie, che appartenga a chi non lavora. ln fine dell'opuscolo, è riassunta la dottrina tolstoliana della resistenza passiva. li piccolo iih1·0 è intersssantissimo come un preciso riassunto delle idee del grande scrittore sull'ordinamento pro Ieta rio, cd è, come tutti gli scritti del 'l'olstoi, ammirevole per l'immenso affetto per l'umauitit, e come denuncia delle ingiustizie dell'attuale ordinamento sociale. (La l'1·opaganda, Napoli) •.. espone sommariamente le idee di William Agilvic, Thomas Spense, Thomas Paine, Edw,ird Dove e specialmente i progetti della Società Giapponese e quello di Heury George sull'imposta unica, che trova « equo, benefico e in special modo pratico per tutte le società. » E conclude volto ai lavoratori: e occorre vivere una vita fraterna, facendo altrui quei che volete che si faccia a voi. « « E voi conoscerete la verità, e la verità affrancherà.» Corriere di Catania
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