Karl Kautsky - La politica e le organizzazioni operaie

I l 88 lungo neutro; noi dovremo, naturalmente, presto o tardi, utilizzarlo . per la lotta comune, come i compagni belgi hanno cosi bene compreso. :Th~laa lotta per l'emancipazione del proletariato sotto questi di versi aspetti non può coJJcent.rarsi se non si propone ovunque il medesimo fine: ~~ff~amento ,dei m·oletari_s~l I :_alaria.,;;2, <r::'l•l;C o..5u~s~J;!8. s~m_.eare .clallRcoscienza del proletariato militante, gli el~- ,-;;~ clidi,;;i~zi;ne p7'ènclo;10-il sopravvento _________ .......... - .. 4/<," • - •• ~ --..~ ed ogni associazione operaia non sente più la ------ r . -- _.,,. .,.. -,. necessita di rendersi solidale con- tutte lo altre, i sindacati e le cooperati ve si fanno neutrali, si isolano, di vengono semplici imprese di affari, e sprofonda la base su cui poteva organizzarsi un movimento cli classe proletaria politicamente autonomo . .. Lo scopo finale non è soltanto un sogno cl'avvenire; è ·desso che determina l'orientazione pratica del divenire proletario, che gli clà forza, entusiasmo, unita, disciplina. D'altra parte il mondo operaio è tanto più accessibile al socialismo, quanto più l'attività sindacale (ed all'occasione l'attività cooperati va) :;i trova B blloteca Gino B•anco

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