Pietro Santoni - Scelta di poesie italiane e romagnole

l-io Di quell' inclito , e preclaro Cavalier , che di latino Mi fe' tosco , e udir vorrei Se un amico suo tu sei. Amicissimo, cospetto ! Io ripresi, e il più diletto, È di tutta insiem~ amico La sua Casa , ed il più antico ; E il non esserlo saria Veramente una pazzia. Ciò ch' Egli ha , non è mai suol Fanne inchiesta, e tosto è tuo. Ed infatti guarda, e vè , Egli è questo il suo Bombè; Bravo, bravo in un buon punto Galantuomo sei qui giunto , Ripigliò lieto, e cortese Quell' onesto , e a man mi prese. Ci avviammo prestamente Verso un Tempio, che eminente Risplendèa d' oro, e il i perle , E di gemme , che a vederle La pupilla mi si chiuse ) Era il Tempio delle Muse. Nel salir passammo accanto Ad un dazio tutto quanto Pien di versi , che indiscreti Vi diluviano i poeti ; I migliori al protocollo Del Burò vanno d' Apollo ;

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