Francesco Panciatichi - A Pio Nono

Taccia ~h·itto c ragione di stato , Onde spesso sovcrchio rigor·c Ammutisce Ì1atura ed il core, Frange il vinco! tra suddito c Re. E si ascolti la voce soltanto Di soave benigno perdono , Pm· cui Tito del mondo sul ll'ono Adorato c felice sedè. Ad estinguer fraterne contese , A fiaccar la nemica baldanza Quegli solo ha l' invitla possanza , Che dell' alme l' impero si tien. Chi di me più beato , se possa I fedeli del par che i l'uhclli , Ritornati all' amor di fralelli, Stringer tutti al paterno mio sen. Disse , c acceso di lume celeste Con secm·a ed intt·epida mano L' insph·ato decreto sovrano Palpitante di gioja segnò. Al suo cenno il Pcrdon , messagget·o Del più lieto avveni1· non fallace , Sulle penne d ' amore c di pace Stese il volo dal Tevere al Pò.

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