Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

I se, quanto piu questo mostrava di reggersi sulla speranza che l'Italia attuasse contro gli slavi (nel caso specifico, contro il proletariato slavo) quella politica di potenza che l'Austria non poteva o non intendeva adottare. Pittoni si adeguava alla soluzione austromarxista del problema delle nazionalità, che la socialdemocrazia austriaca adottò mirando in pratica alla conservazione del corpo politico dell'Impero., per concentrare ogni sforzo sul terreno delle riforme interne, economiche e di struttura. In questa uniformità di vedute, egli poté costantemente collaborare con i dirigenti viennesi del partito, godendò di molta considerazione e ricevendo spesso incarichi di notevole livello politico, come quello che lo collocava ora tra i piu autorevoli protagonisti dell'iniziativa pacifista. La prontezza con cui le due parti aderirono all'invito lanciato il 2 agosto dal Lavoratore dimostra che esso cadeva su un terreno già favorevolmente predisposto. Due giorni dopo I'Arbeiter Zeitung esprimeva il suo compiacimento per l'iniziativa pacifista, assicurando l'interesse dei socialisti austriaci a partecipare all'incontro nell'autunno di quell'anno. Dall'Italia la risposta venne 1'8 agosto dai circoli autonomi socialisti di Milano, sorti - come è noto - dallo scissionismo riformista del 1903, e allineati all'orientamento bissolatiano: ma anche in quella circostanza, come in altre nel corso del 1904 (sciopero generale, elezioni politiche), il partito avrebbe solidarizzato con i socialisti autonomi, per quanto già dalla fine di giugno fossero stati estromessi dall'organizzazione ufficiale. Gino Tavecchia comunicò le decisioni dei gruppi socialisti milanesi ai compagni di Trieste con una lettera che apparve sul Lavoratore del 9 agosto 3, e che per l'importanza delle notizie contenute merita di essere riprodotta: « Carissimi compagni, con vero compiacimento leggemmo il vostro commento sul Lavoratore di martedi u.s. [2 agosto] e constatammo che le nostre idee sono completamente conformi alle vostre. Anche i compagni di Trento ci hanno scritto e sono del nostro stesso parere. Il comitato federale dei gruppi socialisti milanesi ha accettato con entusiasmo la proposta da voi lanciata di un convegno fra socialisti d'Italia e dei paesi dell'Austria e si è già costituito un comitato ordinatore del convegno. Il comitato propone di tenere questo convegno a metà settembre in una città del Canton Ticino, possibilmente a Lugano, invitandovi le direzioni del partito d'Austria e d'Italia, i deputati socialisti dei due paesi, tutti i circoli ed i socialisti italiani e austriaci. Il lavoro di propaganda per questo convegno in Italia sarebbe fatto da noi, a voi e ai compagni di Trento propagandandone nelle vostre rispettive regioni e nelle altre costituenti l'impero [ ...]. Intanto mentre noi ci mettiamo in relazione coi socialisti italiani della Svizzera e dell'Italia, mettetevi d'accordo con i compagni di Trento e con la direzione del Partito di Vienna e costituite il vostro comitato d'azione e cominciate la propaganda per questa nobilissima impresa ». 3 Il numero fu sequestrato dalla polizia, ma è consultabile nell'Archivio di Stato, Trieste, Polizia, Riservato, busta 344. 4 Biblioteca Gino Bianco

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