Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

\ 40 Biblioteca Patriottica baldi tremila fucili, un milione di cartuccia, altre munizioni e sessantanove valorosi, cap1tanati dal sic1liano Carmelo Agnetta. IL piccolo vapore era guidato dal capitano livornese Lavarello. Come il Piemonte ed il Lombardo 1' Utile approdò a Marsala, e per~ la stes ~a via battuta daì Mllle, Salemi, Calatafimi, Alcamo, Partin1co, Monreale, la spedizione .. Agnetta giungeva f~licemente a Palermo alle due pomeridiane del 6 gtugno. .ffi Appena giunto Carmelo Agnetta si presentava al Pa-· lazzo Pretorio, residenza di Garibaldi. Mentre attendeva d'essere rieevuto, Bi:xio gli ·si avvicinò, e, non conoscendolo, gli rivolse alcune domande. Nemmeno Agnetta conosceva Bi:x.io, per eu~ quando il genovese gl'intimò di recarsi coi suoi uomini ad a(}compagnare la salma di Tukery, di cui in quel giorno , facevansi i funerali, esclamò: - Signore, io non vi conosco. Chi siete 1 B]xio alzò la mano e diede all' Agnetta uno schiaffo. L' Agnetta mise mano alla spada e si slanciò su Bixio, ma non riuscì a percuoterlo, perchè trattenuto dalle persone presenti al fatto. Fuori di sè, Agnetta col'Se da Garibaldi e gli narrò l'accaduto. · ' Il generale accorse prontamente e visto Bixio gl'intimò di recarsi agli ·arresti. Contemporaneamente Agnetta porgeva a Bi:xio la ·su~ carta di visita. Bixio senza dar retta a Garibaldi minacciava con il re· volver in pugno 1' Agnetta.

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