Mario Boneschi - Il Partito d'Azione e la democrazia

senso della solidarietà di tutti i lavoratori. Un po' meno di lotta di classe fra gli operai e un' più fra gli impiegati e gli artigiani. Questi aiutino que(li ad affrancarsi dalla schiavitù economica, quelli aiutino questi a liberar;i dal servilismo politico che li inceppa sotto le parole di patria. ordine, gerarchia. Quando i lavoratori man'uali _non si lasceranno più lirascinare dai de11ULgoghi, che promettendo la realizzazione immediata di ogni aspirazione li trascinano a rovina, quam!o i lavoratori intellettuali non si lasceranno più tras.cinare dai demagoghi di destra che chiamano ordine la servitù e l'avvi• limento, il problema italiano sarà risolto. FORZE COMUNI, METE COMUNI Tali sono le forze cui si rivolge e su cui poggia il P. d'A. Il P. d'A. persegue l'unione di queste forze e la definizione di mete comuni, con intenso lavorio intellettuale, con nobile spirito di sacrificio, con incessante energia. Del P. d' A. si può dire quello che Lenin diceva, soddisfatto del partito bolscevico: <<noiabbiamo tutto». Nella lotta contro il nazifascismo il P. d'A. ha sempre avuti gli uomini per ogni compito: militari, tecnici, scrittori, amministratori, teorici e pratici. E' il partito che può fornire quello di cui l'Italia ha sommo bisogno: amministratori competenti ed onesti, devoti alla causa del popolo. E' il partito che dispone di diplomati alla scuola più rude e feconda: uomini di studio induriti nell'azione clandestina che trasforma anche lo studioso più mite in uno scaltro, realistico, pratico, tempestivo, opportunista uomo d'azione, e nello stesso tempo lo agguerrisce di una solidissima coscienza morale. 19 Biblioteca Gino Bianco

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