Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

- 27 - lismo •, uu coucetto radicalmente diverso da quello dei riformisti di ogni grado e di ogni colore. Noi dichia• riamo chiaro e tondo: che, come una lanterna cieca da strada non è la luminosa luna, cosl i posti ministeriali di socialisti nel Governo borghese non sono posfaioni di poten:1ia per il proletariato rivoluzionario. Questo non consegue il potere statale mediante la collaborazione dei suoi rappresentanti politici con i partiti borghesi al Parlamento, coi ministri borghesi al Governo, ma deve strapparlo ai Partiti e al Governo della borghesia con la lotta rivoluzionaria. Esso lo conquista palmo a palmo, fino all'ultimo colpo decisivo, sui campi di battaglia della lotta di classe, con l'onda travolgente delle masse maturate alla consapevolezza e alla volontà di azione. Non se la guadagna nelle corporazioni economirhe e sociali, non nei Parlamenti, mediante l'amichevole ed armonica collaborazione •positiva• con la Borghesia. I seggi socialisti al Ministero nel Governo borghese non fanno il proletariato • padrone di casa dello Stato•, come favoleggiano in Germania gli Scheidemann : essi non fanno altro che trasformare il Partito socialista in prigioniero e servitore di quella casa. Essi non aumentano la potenza del proletariato, ma con vane apparenze gli nascondono la sua reale impotenza. Pertanto la spinta di una gran parte del Partito socialista italiano verso la collaborazione significa ben altro chP nna più forte preparazione alla lotta contro il ca• pitalismo e il suo Stato. Esso in pratica si riduce al disarmo politico del proletariato. In questo momento storico la • collaborazione• è l'espressione classica del riformismo, come rinuncia alla rivoluzione, come sfiducia nella rivoluzione. È poi la • collaborazione •, il • ministerialismo • una cosl attraente terra incognita politica, che il Partito B blioteca Gino Bianco

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