Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

- 21schiavi del salario, desiosi di libertà, dei martoriati di tutto il mondo. Dovranno essi sperare che in Italia non vi sarà il divampare delle superbe fiamme della rivoluzione, ma soltanto il lento mormorio dei rigagnoli rifo1·misti '? O dovranno invece temere che le lotto proletarie per la difesa della mercede, per la diminuzione dell'orario di lavoro, ecc., si allarghino, si intensifichino, confluiscano in poderosi movimenti per la ronquista del po• tere '? Chi da sèttimane e da mesi osserva la soddisfazione, con cui la stampa borghese italiana ed estera addita ogni manifestazione di un abbassamento del Partito socialista italiano a Partito di riforme, e lo applauda e lo esalti quale segno di crescente • moderazione e ragionevolezza • ; chi ciò osserva, sa anche che cosa significhino tali sintomi dal punto di vista del proletariato e della sua emancipazione. Bebel soleva dire: • quando gli avversari mi lodano, io mi domando spaventato se non ho fatto qualrhe grossa sciocchezza,. Compagni, amici! la considerazione che ho per voi, l'ammirazione che ho per il pass--atodel Partito italiano, mi obbligano parlare 0hiaro, ad esprimere quanto sentono, con dolore sentono, i vostri compagni e fratelli di tutto il mondo. Dopo il Congresso di Livorno, il Partito socialista italiano non ha fatto nessun passo vPrso la III" Inter-• nazionale; anzi, esso se n'è allontanato, indietreggiando di due passi. Questo movimento non fa che estrinsecare gli altri fatti fondamentali e decisivi, che il Partito socialista italiano non solo non ha fatto un pas~o verso la rivoluzione proletaria, ma anzi è tornato due passi indietro verso il riformismo, verso l'imborghesimento. Ciò è dimostrato dalla maggior parte delle mozioni B blioteca Gino 8•anco

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