Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

-8Tali e consimili apprezzamenti si fanno sul risultato del Congresso di Milano dai • massimalisti •. Anche senza essere profeti si può facilmente prave• dere che l'esito del Congresso verrà salutato con suoni di cimbali e squilli -di fanfare da quei partiti, che il tradimento verso il socialismo tiene uuiti nella seconda Internazionale, e da quelli ehe la paura della rivolu• zione ha condotti insieme all'Internazionale due e mezzo. Poichè, p·er quanto discordi siano fra di loro i partigiani di queste due pseudo-Internazionali, e so• prattutto nelle loro valutazioni ufficiali del riformismo, essi si sentono tuttavia solidali nel loro odio contro l' In• ternazionale comunista. A questa si presenta innanzi tutto la necessaria conseguenza internazionale del Congresso di Milano: l'uscita del Partito socialista ita• liano dalla terza Internal'lionale, che si è prodotta automaticamente come conseguenza del •rifiuto di espellere dal Partito la frazione di Turati. Questo fatto, se consideriamo l'esito del Congresso serenamente, giustifica la soddisfazione degli Scheidemann e degli Henderson di tutti i paesi, e dei dirigenti proletari ehe vogliono diventare altrettanti Scheidemann e Henderson. Non ostante tutti i roboanti discorsi rivoluzionari dei capi massimalisti, non ostante l'approvazione della mozione Serrati-Bara-tono, il Congresso di Milano è terminato con una vittoria del riformismo. Sul ter• reno delle lunghe, appassionate'. battaglie oratorie è ri• masto trionfatore Tura,ti e non Serrati.. I massimalist,i unitari si sono arresi di fronte alla frazione di Reggio Emilia, nettamente arresi. Essi non solo si sono rifiu• tati di escludere dal Partito questa frazione affermante principii borghesi ed una tattica borghese, ma l'hanno addirittura implorata di rimaner.e per l'amor di dio, o meglio, per i begli occhi di una unità organizzativa, mera• B blioteca Gino Bianco

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