Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

86 LA TORI\E 01 NONU talina; però bisogna che sentiamo lei, che per· cosa al mondo io non vorrei contl'<n·iare la volontà di quella benedetta figliuola. = " Prete Settembre udiva cotesto discor·so a mo' di trasecolato; si tr·asse il cappello di capo, e dopo avere cinque volte e sci forte stropicciato la fronte, esclamò: = Che novità sono elleno queste? Contenti noi, contenti tutti. = No davvero; hanno da contentarsi in primo luogo gli sposi; in appresso i genitori , . per ciò che quelli e non questi devono vivere insieme fino alla mor·te. « Qui fu che prete Settembre incollerito di trovare ostacolo dalla parte dove meno se lo aspettava, recitò il più stupendo e magistrale discor·so che da anni e anni ayesse udito la Corsica: per lunga st.agionc tramandato da padre in figliuolo si conservò intatto nella Ìnemoria dci Còt·si senza preter·irne una virgola nè un punto; ma oggimai che le cose belle dei nostri vecchi vanno di giorno in giorno dileguandosi, più pochi lo sanno; però siccome a voi che non siete còrso deve premere anco meno che ai Còrsi , i quali lo hanno messo in oblio, mc ne passo ... = Voi non ve ne passerete, ripresi io pr·estamente, se la preghiera dell 'ospite può quanto una volta presso i vecchi Còrsi poteva, c voi non siete giovane; - e sol'l'idendo gli versai da bere, ma egli recusatolo con la mano, soggiunse: = Se così vi garba, voi siete nato vestito, perchè dianzi ho detto che pochi Còrsi sopravv~vono consapevoli del famoso discorso, ma la verità è che da mc in fuot·i quelli che lo . sapevano morirono tutti. Se tard.avatequalche mese, forsP qualc.he giol'llo a visitare il Ca-

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