Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

I.A TOBR E DI NONZA o9 mi sia comparso davanti; mansueto sempre, e tutto carità benedice i compagni se gli fanno bene, e se del male. più che mai li benedice. O secolo JWOpriamente di oro! ten a veramente felice! se la stirpe di Adamo, non dit·ò intet:a , almanco in pflrle , a questo spirito eletto ràssomigliasse. Gli angioli , io me ne sono accm·to, stanno preparandogli lassù nel paradiso il diadema dei raggi del sole , che illuminò la nascita di Abele, la stola candida composta con gli albori della pt·ima aurora spuntata nell' Eden, e le aie con le· penne cadute agli arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele quando piombarono giù dallo emisfero di schianto, il primo _../' per combatlet·e Lucifero, il secondo per condurre Tobiolo , e il tet·zo per annunziare Mat·ia. Finçhè egli creda di trovarsi un giorno assunto in paradiso , Ya bene; di questa speranza non lo biasimo, piuttosto lo lodo ; ma dove il caro giovane mette fu01·i incompor- ~ labile saccenteria gli è in questo, ch'egli presume non mica di andare, bensì di tornare in cielo , alle beate sedi levario non la grazia altrui, ma il dil'itto proprio: in una parola si cacciò nella testa lui essere Gesù Cristo in persona. Ammonimenti e pet·suasioni non bastano : sano nel , resto, in questo si mostra intrattabile. lo comprendo ottimamente che i ragionari altrui gli abbiano a recare mediocre impressione, ma quando glielo assicuro io , dovrebbe farla finita c darsi per vinto , - imperciocchè io a dit·vela, sotto sigillo di confessione, io sia il Padre Eterno! - = Ho capito, riprese il prete astuto, voi volete con _ tale esempio m·guire , che se il mugnaio ne macina , ne macina pet· tutti. = Ma! aprendo le braccia .soggiunsi , prete mio , qui a Sisco voi · serbate le famose- reliqùie di santa

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