Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

L<\ TOIIHE l.Jl NO:'\B '21 neo da appuntarle; oh! va p m là, che in questa guisa pensando tu avresti dato nel segno. .Tastiamo. un po' adesso· i suoi ordinamenti civili: pesta la nobiltà antica come velt·o d~ntro ·il mottaro, ecco cotesti atomi convertirsi in isciarrii di sbiiTi, di spie , di gab~llotti cavalieri : la croce assucffatta, giusta l'epigramma notissimo di Get·ardo Rossi, a vedersi sopt·a di sè confitti i ladri , adesso fa le stimate di vedersi appesa sul petto dei ladri: certo questa ini'amia non è pt·opria di Francia: ma più in Fr~ncia che altrove tanto si fece strazio di simile distinzione, che il nastro rosso venne a buon diritto definito costà tm pezzo eli ve?·gogna confinato tra occltiello e occhiello nel soprabito di ttn furfante. I lat·ghi territori perpetuati nelle famiglie presero in uggia e spezzarono; ciò va <l' inc.anto, ma valeva il pregio sovvertire la potenza degli antichi signot·i pm· fabbl'icarc co' rottami di ttuclla la borsa c i borsaioli ? Il magnatc, sia supet·bia, ozio o protligalità qualche cosa donava , e qualche cosa più lasciava prendersi ; mentre l'usuraio bm:saiuolo non dà mai nulla e prende tutto. Il patriziato simile ad immane boa strisciava in mezzo al paese, tu ne sentivi (la lontano lo zufolio, e allora ti era concessa facoltà ·di chiudet·ti in. casa c startene sicuro ; anzi una volta passato il boa, siccome egli mangiava · gt·o~ o ed in fretta, pct· la sua via raccattavi, se te ne pigliava talento, areami e Jaccrti in buon dat~. Gli usurai, nugolo tli mignatle, ti si avventano addosso fn piazza, in chiesa, al tribuualc, in bottega, al mct·cato ; nelle soffitte si an·ampicano, nelle cantine di cendono, sotto i lenzuoli , quando dormi s' insinuano, c ti succhiano l'ultima, ultimissim.a gocciola di sangue (15l. L'usura dagli occhi senza palpebre non donne rnHi , c filu notte c gtorno sopra la

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