Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

LA TORRE DI NO:\'U metite fra lot·o, accordandosi sia negli ordini interni, sia nella conoscenza , e nella osset·vanza cosi dei diritti , come dei doveri scambievoli, i commovimenti non dureranno , nè partoriranno fnlt ti dm•aturi. La espel'ienza, maestm supt·ema della vita, insegna manifesta follia la speranza che la nazione pt·ecorsa voglia, e volendo possa tiJ·at·e a sè le nazioni sm·otine: al contrario aspettatevi che queste costt·ing;mo r altra ad arrestarsi e a stornare: invet·o, le seconde, forti d' inerzia , e pese di consuetudine si aggt·avano sopra la pt·ima, debole della contesa durata c nuova. I despoti adopèrando i vecchi istituti sanno corrompere la Libertà, come l'animale co' denti anche ft·acidi mastica. Guai al popolo, che ingaggiando la battaglia contro la t.irànllidc non caccia dentro i cannoni palle c leggi per fulminarla ! ... Allora Severo contemplando la faccia di Elenterio, là quale accesà dalla fiamma interna, sembrava trasfigurata, sghignazzàndo amaro così favellò : = lo per me credo, Eleuterio, che quando la Speranza presentandosi allo Ammiragliato di Genova avrà ottenuta la patente di capitano di lungo corso, in mano ponendoti la t·uota del timone della sua nave, ti arrolerà piloto. = E a me basterà l'animo per condurla, Dio propiziando, in porto di salute, imperciocchè io terrò fiso lo sguardo ad una stella , ahimè t scomparsa dal tuo fìrmamènto , la stella della Fede ... Severo diventato liYido -pel · roYello, diè forte del pugno dentro il ceppo di un albet·o, e con labbrà tremanti balbettò: = Follie, e peggio! che se dai colli, i quali éi dividono perpetuamente dalla · tet·t·a funesta scendesse

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