Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

LA TORRE DI NONZ.A fiSi che dei politici democratici in Ft·ancia del 1850 in poi invece di sollevare la Tirannide verso il Cielo, e costringerla a sentirsi rid,urre in ccnc1·e dallo approssimato occhio di Dio, non valsero neppm·e a squassarla : pet·ò IH natura Yinta dal reo costume, l'iprese i vecchi abiti; tor-nò il giumento ai consueti presepii, e così fia sempre , perchè necessi t:'l nwle che dalle medesime premesse scaturiscano sempre le medesime conseguenze. Parliamo senza it·a , nè studio di parte, ma come potevnsi spct·at·e che l<' faccend(• fossero pm· uscire a bene, duce ed auspice Alfonso Lamarline? Come ct·edere il suo petto asmatico capace di rispondere al tt·emendo palpito del popolo ? Come il suo cervello atto H compt·cndere gli ardui legati che il. secolo modbondo lascia al nascente , ed a trovare la f01·ma nuova pei popoli I'Ìgcnerati ? Diffici\(' cosa è scolpire dal blocco; ma cavarr David fuori del marmo già guasto da impel'it o scalpello, solo )fichelangiolo può , e dove lo ingegno di ~foisè. di Licurgo, di Romolo, e di altri pr·eclari fondatori di Stati si sarebbe rinvenuto corto, poteva avanzarne a qurl povero, povero, povero gentiluomo ? J suoi compagni aneo peggio di lui, come quelli, che prosuntuosi di subite ed at·J·ischiate dotti·ine, e non per tanto contrarie spesso, e sempre disformi tra loro, vollero ad ogni modo esperimental'le e tutte di un tt·atto, ognuno reputando infallibile la sua ; di qui confusione in casa, discredito fuori, anzi odio della bugim·da libertà: . non vit·tù promosse, sibbene vizii blanditi , e sbigottimento per la strada perduta , senza speranza di rinvenirla più mai: am~­ rezza ùi rampogne scambievoli , supe~·be offese gem- , triei di non placabili t'ancori , co' labbri, ft·atelli, nei precordii mortalissimi nemici; consigl i incerti , od op-

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