Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

·1.\S LA TORRE DI NONZA Francia pm·t.ot·ì sempre uomini modesti, umani .e gentili come il maresciallo G1·andmaison, e molti eziandio grossiel'i e spavaldi che al capitano Vaudemont si rassomigliano; i Francesi tenendo unicamente memoria degli uomini alla maniet·a del G1·andmaison, se troppo ed n torto millantano, e gli altri tt·oppo ed a torto disprezzano : per lo contrar·io gli strallie•·i serbàndo conto solo di quelli, che arieggiano al Vaudemont, a torto del pari alla rovescia procedono. Guarda spassionato, e veth·ai come non ti occorra colpa d'individuo, la quale dalla . virtù dello individuo non venga compensata. Così Lafayette paga per lo Choiseul; e sovente accade, che la medesima persona medichi la piaga che cagionò: anzi, per non uscire di Corsica considera il Mir·abeau, il quale, comecchè contro la libertà dei Còrsi militasse, confessava più tardi al cospetto dell'Assemblea nazionale di Francia , non avere in tempo di vita sua commesso peccato maggiore di quello. La Francia ancora come aggregato di uomini non si mostra diversa: appena messa in ceppi la Corsica, traversa l'Oceano per sovvenire l'America a vendicarsi in Libertà. = Oh! la bisogna non procede spedita come a te piace darmi ad intendere, interruppe Severo: ad ogni modo mi parebbe poterne inferire questo, che la Francia non sa mai pet·chè si muova, nè dove vada, e nè quello eh' ella si faccia. -= Se l'ira ti governasse meno, o Severo, ripresé Eleuterio, tu non parleresti così. La Francia imprese l'arduo cammino della Libertà quando noi, straziate le membra e l'anima dall'aggirarci per tanto tempo invano, ci eravamo addormentati nell'ombra ·della morte. Allora, vogli rammemorarlo, Severo, gli stessi principi italiani, preso a schifo il popolo somiero abbattuto per

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