Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

! 36 LA TORRE DI NONZ..I. conte chi di noi sia veramente sincero a volere rispat·- miat.o il sangue ct·istiano: dei due capitoli che rifiuta nno ;wceUi, l'altt·o no. S''egli ha da conservare il suo onore, anche io devo avere cura del mio; molto più elt 'egli è giovane, ed io come vecchio non mi posso rifare: pensi ancora ch' egli vince ed io perdo; e gli ('onsegno questa torre, chiave del Capocorso. Egli assenta il eapitolo quinto eù io rinunzio al terzo , obhligandomi per fede, che il pt·esidio della torre 11011 mover~ le armi contro i soldati di Francia nella isola o fuori durante tutta la guerra. Andate; se dentro mezza ora non venite con la t'isposla, provvedete ai casi vostri come vi piaccia meglio , perchè io Yi giuro per la Vergine immacolata che vi rovino addosso la torre con tutto quello che vi si tt·ova dentro. = Il capitano Vaudemont voleva lesinare , giusta la natura dei Francesi la più parte taccagni; senonchè il capitano Giacomo dopo accennatogli con un gesto che se ne andasse, disparve dal ballatoio. « La torre di Nonza pur troppo em vet·o che si poteva considerare come la chiave del Capocorso ; e tra pet· questa ragione e il dubbio che da un punto all'altro calassero giù gt·ossi soccorsi dai monti e la voglia di rifare un po' gli spiriti abbattuti dei Fr·ancesi, i quali in coteste prime avvisaglie n'erano sempt·e andati a capo rotto, non si può di r·e con quanta ansietà stesse il conte Grandmaison: impaziente dell' esito si accostò al paese e tolse stanza nel piano teneno della casa, la quale anche a' dì nostri vediamo giù al termine della salita dove la piazzetta fa canto- , nata con la strada che continua per Fal'inole: udite le ultime proposte del capitano Casella, sopra sè stette alquanto come pet· non parm·e, e poi concesse a condizione che si facesse presto .. .

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