Marco Minghetti - Discorso alla Camera dei deputati il dì 12 dicembre 1863 ...

\ ' . ' 35 vato il mio lavoro, il quale spero avrà il merito della semplicità e della chiarezza. ritraendo a pochi capi e spiccati quella farraggine di capitoli che si seguivano senza ordine logico, onde erà quasi impossibile a chi non vi ponesse accurato studio di ben comprendere il bilancio. Nel corso delle vacanze parlamentari mi occorse.di dover fare spese maggiori e nuove, e non essendo ancora votato il fondo generale, siccome ora propongo, fui costretto a prendere un provvedimento che l'onorevole Saracco non biasimò e non lodò, e di ciò mi contento, perchè il non trovare esso intorno a ciò nella sua critica niun biasimo e·niuna lode equivale per me ad un certo appagamento. Il fatto si è che egli deve considerare come nel 1860 224 milioni di nuove spese erano state stanziate nell'intervallo delle riunioni della Camera; 50 quasi nel 1861 e 16 nell862, dei quali però bisogna dedurne tre di risparmi su altri capitoli. Tuttochè il mio onorevole predecessore facesse ogni sforzo per evitare le maggiori sp~se, a me non potè riuscire di non farne alcuna; ma cercai almeno un provvedimento, il quale, se non era assolutamente normale, bastava però al fine che io mi proponeva; nè trattavasi già di fare uno storno che dalla legge è vietato, ma trattavasi di annullare alcune spese e di crearne delle nuove, e la Corte dei conti, rigida osservatrice delle nostre l eggi, non mancò di convalidare il decreto 27 settembre colla sua registrazione. Questa rigorosa compensazione delle nuove e maggiori spese coi risparmi fu rimedio temporaneo che non si giustifica in un sistema normale, ma che pur servì al fine che iomi proponevarispetto al credito, mostrando

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