F.S. Merlino - Questa è l'Italia

18 F. S. MERLINO riunito in parlamento, procedeva ogni ·anno all'elezione delle pubbliche magistrature (Sindaco e Consiglieri eletti) e, al termine dei loro mandati, il popolo si riuniva nuovamente per giudicare gli atti della loro amministrazione. La polizia urbana e rurale era costituita da ufficiali del pari nominati dal popolo nei comizi: e l' habeas corpus era un'antica legge del paese. Il governo francese_ rinnegò tutte queste tradizioni liberali e occentrò tutte le funzioni amministrative; una legge di Giuseppe Napoleone ordinò che i rappresentanti di Università o di Comuni, detti decurioni, dovessero essere estratti a sorte fra i possidenti con una rendita di almeno 24 ducati; gli amministratori dovevano possedere un terzo di piu, i Consiglieri di Distretto dieci volte tanto e venti volte tanto i Consiglieri provinciali. La « rès publica » diveniva già « cosa di coloro che posseggono», il regno dei benestanti. In realtà la spogliazione, èome l'accentra1nento, erano, piu che espedienti o inconvenienti risultanti dalla guerra, un sistema. La vecchia aristocrazia era vinta e spogliata, e bisognava creare una nuova classe dirigente, sulla cui fedeltà il governo potesse riposare. Questa classe, reclutata fra i negozianti, g1i speculatori e tutti coloro che avevano trovato modo di accumulare denaro nei disordini civili, fu colmata di onori, chiamata agli uffici piu lucrativi, dotata di monopoli; arri ~chita con la vendita dei beni nazionali a prezzi bassissimi, giunse in poco tempo a farsi odiare dalle popolazioni, altrettanto e piu che non fosse stata la feudalità soppressa. L'avidità stessa d1 questa gente rifatta, o piuttosto che si stava rifacendo, la teneva all'erta: ad ogni rivoluzi~ne o restaurazione, essa guadagnava; il suo motto fu: per la legge, senza la legge, o contro la legge. Oggi cortigiana di una dinastia, per potere impunemente saccheggiare il paese, domani rivoluzionaria, per salvare il bottino o arrotondare il suo possedimento, essa fu sempre dominata dalla boli mia • dell'oro e della ricchezza. « Spesso, in questo secolo, nota il Turiello, la borghesia italiana s'è gettata nella tormenta rivoluzionaria solo per salvare i beni demaniali da lei usurpati, che essa credeva d'essere invitata a restituire». Un altro scrittore, lo storico Nisco, rileva che la classe dei possidenti aveva fatto la rivoluzione del 1821 in nome dello sgravio dell'imposta fondiaria e, ordinata militarmente, formò l'esercito. Perché « nel 1820 già il predominio della ricchezza ... • Bolimia: termine medico indicante una malattia il cui sintomo principale è una fame frequente con d~liquio. [ N .d_T. J: BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==