Giuseppe Mazzini - Il problema sociale

22 *** finirsi: abolizione del proletariato ; All'U omd, e nQn a un certo nu- emancip~zione dei lavoratori dalla ti-- mero d'uomini, .Dio ha qato la vita, rannide del capitale concentrato in ~ ·sole, i frutti della terra, la sua un piccolo numero di individui , rilegge, la capacità d'intenderla e di par to dei prrodotti e del valore .che . ~ pratic~rla. Per tutti gli uomini morì n'esce a seconda del lavoro cop1piuGesù sulla croce. E voi che onorate , to; educazione morale e intellettuale il nome 'di D:io e mormorate ad ogni f degli operai sost~tuita pacificamente ora quello di Gesù, che av~te dato, progressivamente e qullnto è possibile che date oggi agli uomini? Per ,chi \al lavoro individuale salariato ad morite, per chi affrontate il mar- ~arbitrio del capitalista. tirio? In qual .mode, con quali atti ; * ** d~te al mondo testimonianza di fede nell'unità del genere umano? Quale è è l'opera educatrice ch'or voi compite quaggiù? Voi istituite aziende di Bibbie, .e fate contrabbando ' del ., la parola divina; ma ignorate voi l • . dunque che fondamento e principio d'ogni educazione è la libertà ? Ave .. te _così smarrito ~a -via dello ~piri to, e ·rinnegato ogni vita nella riverenza alla morta . lettera, .da non intendere che · solamente all'Uomo, Dio concede il dono d'interpretar la sua 1eggeJ ·e che lo schiavo non è uomo . ' ma . fonna, materia, metà' dell'uomo?. * ** L'uomo individuo è dèbole l'uo- . ' mo co~lettivo è onnipot·ente sulla terra che si cal:Octt é l'associazione moltiplica le sue forze a termine ind·efinito. *** \ Il grande pensiero sociale che ferve oggi in Europa può così del l L -'individuo è sacro pe1' noi e sacra è la società . Noi non voglia.- mo dist!uggere il primo per la se- ' conda nè fondare una tirannide ool- . . lettiva ; nè intendiamo di ammettere i diritti dell'individuo indipendente-. mente dalla Società, condannandoci ad una perpetua anarchia. Vogliamo equilibrare gli effetti della libertà e dell'associazione in una nobile armonia. *** La rivoluzione che si avv1c1na do· vrà fare pel proletario cib che le rivoluzioni passate fecero pel borghese : lavo1'o per tutti , · ricouzpensa proporzionata pe'l' tutti) ozio e ja1!ze per n essuno. * ** Noi non :siamo quaggiù pe~ 'èlsear-c l'Umanità, ma per continuarla: pos- . stamo e dobbiatno m-odificat~ne, o:r-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==