Giuseppe Mazzini - Il problema sociale

-16ottocento e p~ù · ·-'anni da che la voce d'un Santo, accolta oome divina,~ dichiarò tutti gli uomini Eguali ) F1·at elli e Figli di Dio ) ai due terzi alm eno dei membri 'che la compongono. *** Non esistono disuguaglianze :di natura , ineguaglianze fatali di condizioni o di classi -·· e qualunque , papa o altri non · monta, sostiene ' la proposizione ,contraria: rinnega Dio , Gesù e l'umana unità per traviarsi d ietro a una falsa dottrina del pecca t o originale scesa . dalle credenze indiané · aH'ultimo paganesimo è da · 'C}ue1lo a taluno fra i dottori cat- . tolici del secolo XII. Esistono 1ne- ; guaglianze derivanti dalle forme sociali , dall'elementro in cui si sviluppa la vita; e noi dobbiam.o operare a mutar quelle forme , a · trasformare in noihe di Dio ~ in nom~e della guerrat che Dio c'intima al male, al peceducazione del gener~ ù.mano 'insegnerà ai moJti il come volgerli al bene. Nè la legge sarà · umanamente compita finchè · un solo povero) privo di Lavor~· e dei frutti 'rdovwti al lavQro e abbandonato alla elemosina del dovizioso i. potrà accusar di menzogna la tradizione della terra fatta da Dio all'umanità racchiusa nel primo Adamo o la co1nunione colla quale la religione gli ripete ogn1 giorno : A cciò che tutt.i siano Uno. *** · Dove i diritti individuali non s'esercitano ·sotto l'influenza d'un grande pensiero comune a . tutti ,, dove gli interessi individuali non s'affratellano nell'armonia · d'un · ordina- . m~nto diretto da un principio positivo dominatox'e e· ·~dalla coscienza d'un unico fine , esiste inevitabile una tenden~a usurpatrice dell'uno sull'altro. In una società come la nostra .. nella ' cato e alle sue conseguenze ,. quel.... .quale la divisione. per classi) con qua.. l' el emento perennemente modificabile. Il mondo fisico, officina dell'um anità non fu dato ai pochi; fu d ato al lavoro.. I posse_dimenti materiali , nè buoni nè dannosi in sè ma strumenti di ' blene o di male a seconda del fine individuale o collet- , tivo a cui si dirigono , spe ttano a ·quanti lavorano e si diffonde ranno pitt sempre i. tantO' tpiù utilm·e;nte e tlre - ligiosamente ~ quanto più la ·crescente lunque norma si ·chiamino ~. vive tuttora potente, ogni diritto è certo d'incontrarsi, 1n un altro,. ostil~e, invido, diffidente, ogni interesse è naturalmente combattuto da un interesse contrario, quello del proletariato da quello del proprietario, quello del manifatturiere o del capitalista da quello dell'operaio. Per ogni dove in Europa i dacchè l'eguaglianza accettata in diu~tto è stnentita dal fat-

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