Indirizzo dei popoli della provincia forlivese ai loro consiglieri provinciali

it ) IN01RIZZO 3 · Al LORO CONSIGLIERI PROVINCIALI FORLI Presso L-dandifli 18~1 .

lmp. A. FUUIAfllNI Vie. S. o. lmp. F. FEI.CINI Vie. Gen . isto Derio Dol. Y Af .E~TINJ Re\' . . ,1 MAZ 0700 00161 MAZ 380~

Le popolazioni della Provincia l''orlivese , sentonsi fuor di modo tenute al loro Consiglio Provinciale, che nell' ultima sua Tot·- nata del 1846, esponeva con generosi modi al Magnanimo ed Adorato Principe i bisogni delle riforme governative; in occasione che il Consiglio stesso, nel giorno 9 Agosto 1847 , convocavasi straordinariamente~ pèr deliberare le risposte all' inchiesta di Segreteria di Stato sulle riforme Municipali c Provinciali, alcuni de' varii paesi della l' l'ovincia st0ssa intc rpt·cti d.cl puhb:ico.

' Oto si dispone\'ano ad esprimm·c a quello i sentimenti della comune fiducia c gratitudine. Ma scioltasi l ' Adunanza Provincialo nel giorno appunto che si e•·a no. accolti in Forlì per presentarsi alla medesima, non IlO l t~ I·ono compiere personalmente l' Unicio. Desi derando nondimeno che f,)sse dn ta pul tLli <;ilà al loro pensiero , voll ero cornffii' SS() alle stampe il seguente indiri zzo.

L 'illustre vost ro Consesso nell'ultima sua T orJln ta del 1 1:$46 meri tò egregiamente della fiducia e della gratitudine pubblica , facendosi ad esporre al Sovrano, con nobile esempio di civile libertà, i mali ordini che, per la miseria de' passati tempi, a(lli.ggevano queste Popolazioni . Nelle proposte d e' rimedii , che la Cil'colare di Segreteria di Sta to 'UJ.. Agosto detto anno richiamava dai pubblici Funzionari delle Comuni e dt>l!e Provincie, onde soccorrere colia proY- ,, ida elemosina del Ia,·oro e dell' educmione le r lassi ind igent i, Voi comprendendo l' importanza _deJia qui stione, desumeste dall'indagine delle profonde radici del male la necessità J i riparazioni generali e stabili ; e ponendovi in giusta misura coi desiderii e coi bisogni del popo.- lo da una parte , colle riconosciute inteuzioui md el Pontefice dall' :~llra , compilaste un programna\1 di r;forme, il qnaiP, senz:J ofiènqere lt> cot~-

1) , ·enienze dell' opportunità politica, rispondeva ottimamente al voto di una moderata e savia opinione liberale. Non contenti poi di consegnare allo scritto la causa del popolo ; perchè il voto comune pervenisse ai piedi del Trono nella sua piena e sincera forma, vol'este che tra quelli che soffrivano e speravano e il cuore del Sovrano s'interponesse la vostra viva parola ; e a tale effetto inviaste dal vostro seno una Deputazione a Roma. PIO IX. sa ritrovare nell'intelligenza ed infinita carità della sua anima santa una risposta a tutte le legittime esigenze del tempo; e le sue risposte hanno sempre quella virtù ideale e pratica insieme, la qua!e è propria degli uomini, che Iddio destina a edificare la Società a restàurar le Nazioni. Così il sentimento del popolo, che addimandava provvidenza, garanzia, e stabilità negli ordini civili e politici del nostro Governo, diventò nella mente comprensiva di PIO legge opportuna ed efficace, e il Consiglio di Stato e la Guardia civica furono decretati. Intanto fra gl' istinti del popolo e la sapiente accettazione ed operosità governativa del Pontefice, fu il vostro, o Signori , un generoso e degno atto; e in esso mostraste di comprendere r dm•eri del tempo e le vedute dell' Immortale P lO IX. ; perchè que' doveri e queste ve-

1 dute esigono e vogliono, che oggidì l' intelligenza civile del laicato entri come elemento attivo e conservatore nell'opera del sociale perfezionamento. L• opera però non è che iniziata. Il Consiglio di Notabili chiamato a Roma , piuttosto che rappresentare una garanzia costituita, è un mezzo per costituirla. Due somme questioni saranno da proporre , secondo a noi sembra, alla Sapienza Sovrana : quella delle attribuzioni e quella dell'elezione; la prima dovrà determinare esattamente le competenze, e proporzionare l' autorità della Consulta laica colle forme giuridiche proprie del Governo Ecclesiastico ; l' altra dovrà assicurar~ , mediante il principio dell' elezione dal basso all' alto per la scala delle Rappresentanze Comunali e Provinciali meglio organizzate, la moralità e la sapienza permanente del Supremo Consiglio. Noi sappiamo d' interpretare con queste nostre parole la pubblica sentenza, ed abbiamo anche argomento di credere, che questa sia la mente di PIO IX. L'appello medesimo che il Governo fa alle Magistrature Municipali e Pro- ,,inciali perchè presentino idee di riforme è una conferma della nostra opinione. Voi, o Signori, che sapeste così bene cominciar l' opera de' vostri doveri, saprete, senza meno proseguirla ; saprete, riassumendo le propo-

8 sizioni de' Magistrati Municipali a voi rimesse per esame, svilupparle ne~ loro rapporti più generali di Provincia, ne' loro rapporti universali di Stato; saprete farvi relatori sirtccri e dignitosi del pensiero delle ci ttadinanze; saprete innalzarvi agli altissimi concetti del Sovrano medesimo, che a quel pensiero consuonano. Attestarvi la riconoscenza del bene opera to; esprimervi la ferma fiducia in che siamo, che Voi, o Signori, vorrete avvalorare della vostra sanzione presso il grande animo dd Pontefice il voto de' popoli che amministrate ; pregan i che , .j vogliate fare interpreti del nostro immenso amore, della nostra profonda devozione, delle nostre immortali azioni di grazie all~ Altissimo Beneficatore e Patrocinatore del popol o, al Tipo de' Sovrani, PIO IX., ecco l' oggello della nostra venuta iunaozi a Voi. Noi sappiamo in tutto ciò di non trascendere abusivamente l' opinione civile vostra e gl' intendimenti Sovrani, mentre d' altra parte le nostre parole sono la fedele espressione della Yoce del Popolo.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==