Il governo fascista nelle colonie

TIUPOUTANIA 29 le popolazioni inermi, prime e vere vittime degli agitatori locali e stranieri per i quali la guerra è sempre un vantaggio, sia che si vinca Eliache si perda, perchè approfondisce la divisione fra arabi e italiani e consolida il loro potere. È da supporre che l'on. Federzoni non capì che quella lasciatagli dall'on. Amendola era una situa• zione tattica, che bisognava presto realizzare e solidificare con una politica di accordi; egli credette poter continuare in una azione bellica senza uscita. Se invece capì, ma continuò la guerra per « réclame >> giornalistica e fascistica, la sua colpa è ancor più grave. Non val la pena di esaminare qui la condotta di un governatore che applicò, indifferentemente, due politiche dalle concezioni opposte. , Se, diciamo, l'on. Federzoni capì, e ciò malgrado non ebbe il coraggio di realizzare in rapidi accordi pacifici i successi bellici del suo. predecessore, preferendo la facilona aureola cinematografica della guerra dalle apparenti conquiste, ciò significherebbe che egli antepose ai supremi interessi della patria un falso plauso momentaneo di giornali ingannati. Qualunque sia stata la ragione del tragico errore, la conseguenza è· che l' interno della Tripolitania è tornato quale era ai tempi della primissima nostra occupazione, a base di comandi, di presidii, di stazioni, ecc. Nulla di più comodo per un Ministero delle Colonie e per un Governatore locale, che non siano pensosi dell'avvenire, di questa armatura .artificiosa sovrapponente all'azione politico-amministrativa, difficile e delicata, il regime semplicista della forza bruta, ma nulla di più costoso per il contribuente italiano, nulla di più sterile di questo sconvolgimento della compagine sociale, nulla di più sicuramente preparatore di nuove amare sorprese. Quasi queste ragioni generali di irrequieta incerBib' oteca Gno Biarco

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