Il governo fascista nelle colonie

IV TRIPOLIT ANIA Fino al giorno in cui l'on. Federzoni divenne ministro delle Colonie può con piena verità asserirsi che una volta sola l'autorità dello Stato italiano si sentì abbassata in Libia. Fu quando, nel 1915, essendo ministro l'on. Martini, oggi fascista, e presidente del Consiglio l'on. Salandra, sommo patrono del fa. sciamo, l'occupazione della Tripolitania, che il Bertolini aveva lasciata tranquilla fino al Fezzan, si ridusse in un batter d'occhio ai reticolati di Tripoli, Homs e Zuara. Il nazionalismo, che tanto ha declamato su delle pretese « rinunzie », non ha mai detto una parola di quella reale e spaventosa rinunzia che fu la volutà perdita della Tripolitania nel 1915. È chiaro che durante la guerra occorreva, per patriottismo, farvi sopra il silenzio : ma è strano che un governo, che per due anni infierì contro un Cadorna, non abbia .sentito il bisogno di alzare il velo sulle responsabilità politiche di quella ritirata, in cui bravura di soldati e saggia visione di generali furon rese vane dalla insensata e folle paura delle direttive imposte da Roma, direttive che furon sola causa del disastro. L'Italia ignorò così i disastri del 1915, come oggi ignòra gli scacchi subiti sotto il governo fascista in Bib' oteca Gno Biarco

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