Alla gioventù italiana

-02 - ncraz1one nostra. l\Ia con ciò, non ho voluto inlcnderc · l1 Plan~' dltre si spingano, quanto potrcmn10 fare, c quanto le {'or? e e facoltà no ~· tre non rertamen te ci dinegano. l.Ja i o t enza di élgirc non ci manca; la volontà sola, la quv lc qt~cs ta potenza, questa suscettibilità muove c condue , non è in noi forte, qual si addice a dc' congiurati. E' pare che la redenzione nostra sia un negozio do- , mestico c di li eviss ima importanza; perciocchè allora solo vi rivolgiamo la mente, quando ninn' altra occupazione ci disvìa; e quando togliarno a discuterne, ciò facciamo o nei triv ii o nelle piazze, o nei caffè! L'audacia, i sacrdìci, la tenacità di volere non usiamo, c nulla ci monta ' della segretezza, dell'attività c ùella prudenza: estremi tutti che neccssarj sono a preparare c ad effettuare con buon su cesso una rivoluzione. Queste cose non incontreranno certo nel genio di una gran parte degl'italiani: di molta molestia saranno loro <Hlzi cagione, a quc' mil\0.ntatori specialmente, cui quando dir possono, io .~ono Italiano, si danno a credere dovere essere sti n1ati siccome i primi uomini delll!londo. Le vergogne nostre io non taccio; nè mi cale dei rimbrotti de' miei connazionali, quando so di dire la verità, ed ho ]a convinzione possa tornare in vantaggio loro: e Dio mi gnardi dall'essere nno di q negli adulatori, i quali per mereare denaro, o fama dai liberali, adulano la nazione itnliana, addormentandola col ric.ordare le delizie _del Cielo, le bellezze dei suoi templi, dei suoi giardini pingenuole, cd assuefacendola a credere che l'antica gloria italiana, sopra di noi avviliti, servi, nulli, tutto giorno si rjflctta. Nella nullità noi siamo, c gli sforzi che fino ad ora tcntatn~o r~r .rìgencrarci' sforzi furono da ragazzi e da vancgg1alor1; 1 quali non sanno quanto sangue sia dtt('PO spar3crc per le rivoluzioni , c reputano potersi conseguire

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