Alla gioventù italiana

- 80vano oo·nì rtioruo etlcltuando e eontro i cwnturioni e contro i carauinit~i, c con tro i cornmissari politici, i quali o al tempo dei tedeschi avevano. ~orn1e.ntati i cilta~ini, o di presente j} facevano. Lo sp1r1to d1 parte e ?I vendetta tanto potente nell' aspro romagnolo , voleva libero sfogo. Procedeva e perseverava il governo nella severità c n<'ll' arbitrio. Chiunque stato fosse partecipe ai moti del 1831, cornechè Gregorio bandito avesse un perdono. non poteva riè esercitare le prof-essioni, cui era inizia lo, n è essere ammesso alle università, n è aspirare agli impjeghi : chiunque si sospettava non alieno dalle opinioni liberali era di continuo n1olestato dalle vessazioni della polizia. Mi tratterrò poco a favellare del governo di Gregorio, come quello che è assai conosciuto, rer tanti scritti pubblicati anche di recente, i quali mostrano le sue enormezze. Quan~o agl'impieghi erano questi accumulati in una stessa persona, ed affidati a mani inette. Ognuno che protezioni avesse di qualche prelato o cardinale, o delle con· cuLine di questi, o del barbiere del Papa ·, noto sotto il non1c di Gaetanino o si fosse in vece macchiato di delitti a da.nno dei liberali, certo era di conseguire lucrosi impieghi . Gli studi i non promossi, e le università aperte solo agli sta tisli , proibito a i pubblici professòri sotto pena d i e~se~~e destituiti dalle cattedre di recarsi ai congressi scienli~CI che .avevano luogo negli altri Stati Italiani. Le arri c. Il.comn1ercio negletti. L' unità di legislazione necessartsstma, affinchè uno Stato sia da un estremo all'altro con ~rdine e con 11' niformità governalo, mancava; poìchè se es1steva ella nei codici, non si verificava nella pratica e nella esecuzi~ne delle le~g i, potendo i Lega ti che reggevano le province, cambtarle c deroaarvi con delle cir- ~olari, ~ seconda dci loro capricci. S~guitava da ciò, che 1 Legati altrettanti sovrani si reputavano , ~ coma t.gJi

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