Alla gioventù italiana

-41 - \ Il cnncctto della ind i pendenza d' lt~lia era già. nella n1enlc dei filosofi, e in una parte dei nobili: nei popoli , no; n è le commozioni dèlle (~alabri c , di Verona e' della Rornagna contro i francesi, provano il contrario: ftu·ono eHi rnoti frateschi, faz~oni di R1dfo e di Ferdinando IV ; rnovimenti pnrziali , di scordi, non unisoni, non nazionali ; intesi anzi nell e t~alabresi sponde, a guerra eivilc, a conlamina.rle e brut.ta rlc di sangue ita]ico per \e voglie altrui. Non dirnostrano questi fatti che energìa, giunta a rozzezza e barbarie. E ciò· spiega appunto che il t'Oraggìo spento non era nella schiatta italiana, n1a che soffocato e non avvertito si giaceva , per rnancanza d' idee , per· di - fetto di oecasioni e di ed ncazionf~ ; pronto quindì a sviiuprarsi a prò di qualunque causa se gli otl'erisse. Più di due secoli volgevano ebe l' ltalla, si può dire, non aveva politica esi~ tenza; l' indipendenza e morale e politica perduta era, e con lei la -propria vita. Fu1nmo per tre secoli da :\ lemannì ., da G·alli, da lsiJani ~ costanten1ente signoreggiati ,, e ciò che fornla r indipendenza intellettuale e morale di una nazione, era dalle costoro costurnanze, opinioni, e letteratura ìnflu'enzato ~ contaminato. E popoli e sovrani nissun pensiero si davano della indipendet~za , e credev_ano, stoltan1ente però, che i mig1iorarnenti che andavano effettuando, potessero senza di questa.,, ricondurre u.n,a durevole prbsperità e benessere su quelle regioni . Per lo che quando la rivoluzione di Francia s, appressava e i suo ' fatti in tutta Europa risuonavano, rnuoveansi i primi e correvano dietro alle lusinghiere novità da slr'ana gente portate~ stavaflo i secondi in apprensione e tiinor grande che le o~~ inioni all'assoluto dorninio infes te , non s' impadronissero della rr1ente de.i loro popoli. ~~è agli uni n è agli all.ri prenleva d i stornare e tenere l]i._tngi l' invasione straniera , che d<\ 0 li uo1nini as ~enn a ti \Pro ~· :) i n t a ·: i an t i v t d c va.

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