Alla gioventù italiana

• ~ 26nn gr·an vantaggio a paragone del rimanente ùclla RomatTna per quanto risguarda lo spirito nazionale e l' amorl~ ~i cittadini, della classe popolana. Il popolo di Bologna non si, è mai tnostrato avverso alla cittadinanza, cd anzichè rinnovare gli assassinj e le atrocità ehe dai più infimi popolani sotto il nome .di Centurioni nelle Romagne si cornmettevano, fu egli sempre propenso alle opinioni dei liberali. e a sostener li quando della sua opera fosse stato richiesto. Puossi affetmare senza tema di errore, che in Bologna uno solo è il pensare, una sola l'opinione di tutte "' le classi degli abitanti, mentre che nell'interno della Romagna vi è forte il partito liberale sì, ma sta a lato di un altro influenzato da alcuni , ribaldi preti e proprietari. Se questo vantaggio hanno adunque i Bolognesi, perchè vuolsi egli distruggere? Perchè secondare le mire dei nemici nostri, che ci vogliono divisi e discordi? Ad alcuni di coloro che le nostre cose reggevano prima del 1843, e che, per difetto di mente, inetti erano a sì delicati negozi, vanno ora sottentrando_altri di maggiore intelletto 1na di quegli spiriti senza vigore, che tutto aspettano dalla legalità, che alla vigili~ di un mo~o, o il disconsigliano, o negli ultimi penetrali dei loro palazzi si ascondono: che cessato il pericolo ~sco no e recansi in mano la somrna delle cose. Sono eglino i così detti Dottrinari, funesta setta che minaccia d'impadronirsi della direzione degli atfari Italiani ora ;appunto che lo spirito nazionale fa grandi progressi. Appartengono essi alla medesima specie di quelli che sostennero e diressero le rivoluzioni del 1.821 e del 1831, nomini tutti più atti a servire che a comandare. Io che rifuggo dal soverchio della moderazione e della esaltazione, li condanno altamente e prego Iddio che voglia tenere longi queste fredde ed esaltate genti, onde o non si snervino e spiantino i generosi sensi dei romagnoli e di tutti i patriotti, o a sventate e pazze mosse trascinati non siano.

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