Alla gioventù italiana

- 104di tutta l'Italia, e fa quindi felici tutte le città cha la compongono. Quei ~iova~i italiani che s_i danno il ~anto di amare l'Italia, di cosptrare contro gl1 oppressort; che gemono nelle carceri e nell'esili~ per. la santa causa, e che poi disconosco?o queste vert.ta, 10 non so con 9ual nome chiamarli. E sono la stessa 1nconscguenza: voghono la redenzione patria, e rifuggono dall' adottare i mezzi che soli la possono far trionfare: pretendono battere. i , tedeschi, e ribuUano dallo stare uniti; e coi loro discorsi. e colle millanlerie loro perpetuano il disaecordo, e la disunione. Cosa per verità assai strana e vergognosa! Converrebbe ora ch' io m' interlenessi à discorrere delle speranze che gl'Italiani hanno concette su Pio IX c su Carlo ~\lberto, intorno alla rigenerazione dell'Italia. In una delle mie nole alquanto io già mi dilungai su tal obbietto; per lo che richiamo a quella il lettore per non andare in soverchie parole. Io non amo d'altronde fantasticare e presagire delle cose le quali stanno racchiuse nella mente di questi due Principi : nel pensiero altrui io non ho n1ai letto, e cre.do non si possa leggere. Ma hanno essi poi tanto operato, per argomentarne essere egli no per proclamare e difentlere l' Indipendenza Italiana? L'intendimento poi di chi regge dei popoli, più difficile si rende lo scrutare e discoprire , che quello di altri, conciossiachè, sarà forse necessario in tutte le cose di Stato, si studino i principi di ravvolgere tutto nel mistero, e negli arcani della politica. . Checc~è ne sia, pare a me che il secolo d'oggi possa a gtusla rag1one chiamarsi, l' età dei pronostici: muore un despota, gli succede un principe, sin qui, di giusto e generoso cuore: un altro, lasciai?do in parte la vja che ha ~enuta, cambia politica e procede alle riforme. In un snb1to .ognu~o parla, ognuno commenta: da ognuno si prc&1l gtSce, Sl conosce di già, anzi si ha per certo quello

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