Giorgio Combe - Su l'applicazione della frenologia alle belle arti

Alle Belle Arti 25 degli organi cerebrali inspira molta forza d' animo, conciunta per altro con sentimenti volcari cd indole irascibile, e però comunica le qual ità della ostinazione c della detenni nazoonc, c quel )JOrtamcnto alticro che, ovc sia arcompaanato, come è in Ici , da fermezza d'animo, trasfonde nella lie ura una opccie di dir,n ità spart ana. L 'c,pressiono del volt,,, c per cons<'(;UNIIC i minut i lineamenti c le forme delle sue fattezze onde nasce quella espressi ono , s i t rovaoo in perfetto accortlo con (Ili ora menzionati attributi mentali. Ilo qui veduti tre busti d i Ici, modellati da diversi arti sti, de' quali uno ne ha ritratto solamente l'aria r,encralo del r olto, c ne ha cooi pienamente cambiato la testa e le fattezze, thc non cià il ritr:Hto de l modello, ma ne ha formato una fiaura affa tto ideale; la qual e libert à non essendo punto ad alcuno ••irtatn, io non mi pc•·metto di fare alcuna critica intorno a quel lavoro. Un altro artista poi ha d alo nHtGaiot·o o·ilicvo aal i oraa ni riflessivi, cd ha esaltalo l'espressione del volto, rendendolo onolto·più d elicato c r,cn tile: ma le ha lasciato la enorme Oistrutti- ,· it:\ indic.1ta dalle orecchie in basso c dalla larchezza della testa , c la Stinoa di sè c la Fermezza cosi torrcacianti come sono iot Ici. Alterzo ar tista all' incontro è piaciuto recare alquanto di accrescimento ar, li orr:ani intellctth·i, ampliare considcrabilmentc i moral i , le orecchie alloca rle più in sopra , cd abbassare' bibilmcntc la Stima di sè o la Fermezza, c ctò non per tanto ne ha serbato fedelmente lo formo e l' espressione do' lincamcott i. Questi due ultinti hanno messo in manifesta lutta il carattere mentale indic.1to dal cervello c quello indic:tlo dalle fattezze. Uno di essi t·i ha dato uua fisonomia morale ed uua testa di carattere abbietto; l' altro un aspetto volearc ed una testa di carattarc elevato. Eppm·e quei che si sono affatica ti in quc,tc fa ntastiche burle non sono nuo\' i nell'arte, ma uomini per molta esperi enza c per meriti eminent i. Come dunque spiccare un siffatto deviare da lla rar:ione c da l buon r,usto? La sola teoria che mi arri schio d' offrire in t'i sposta si è la scr:uentc. Si ha per massima nell'arte, che chi copia pm·amcnle la natura non può mai produr nulla di crande, e che tutte le arti ricevono la loro (JNfetione da una bellezza iMale superioo·o a quanto si to·o•·a nella natura indi\'idualc. » Tutta la bellezza c la dicnità dell 'arte, così Sir Giosuè Re•·nolds , consiste, a mio a••viso, nel rendersi superiore a lle forme sinr:òlari , ai costumi local i , alle spccialitit , ed alle particolarità di ogni maniera. In tutti el i or:r:ctti cioc la na tura presenta tolla n ostr a vista, se aotcsamcntc si esaminino, vi si scorecranno dello nwndo o d o' dife tti. Anche ne ll e piit belle furon o avvi alcuu che di debole, di minuto c d'imperfetto. E però al pittore, che intende ad una maniera grandiosa, converrebbe formarsi un concetto del pc•·fello stato della natura, cd apprendere a disecnarc con naturalezza , •·itratndo le 111e figure diJSimili a q11ul11nque oggello speciale.» Siffattc rer:ole d' arte, coon3 che vere, sonosi talvolta male applicate, nè vor,lions i accoelier~, che recandovi alcune modificazioni. T ulle le attuali fiaure umane hanno per avventura delle mende c de'difetti, che sono per altro mcramentc accidentali, do' qual i se no può investi-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==