Marco Minghetti - Discorso agli elettori del collegio di Legnago

\ 28 quelle condizioni in cui sono , chi può assicurarci che non vengano t empi grossi di penurie, rli disastri , di pericoli nei quali la maggioranza del p aese perdendo di sua forza e di sua compattezza rimanga sgomenta dinanzi ad una minoranza , piccola s ì, ma audace ~ L a storia ci mostra che le audaci minoranze si sono imposte alle m~ggioranze per glorificare un tiranno, talora per susci t are l' anarchia, talora, come nelle repubbliche meridionali de ll' A,merica, per far l' una e l' altra cosa a vicenda . Spetta al governo principalmente rappre-1 sent are la maggioranza, e se egli l'abbandona non dovrà meravigliarsi poi quando, chiamandola un g iorno, l a trovi disor ganizzata e smarrita din anzi a pochi faziosi. Chi è che non sente questo fremito d'indignazione che corre da un capo all'altro d'Italia, udendo l a formazione quotidiana di circoli ed associazioni r epubblicane ? Chi non ha senti to che una irrequietezza nuova si è sparsa negli animi , e quasi un preseutimento di sventure che minaccino la patria ~ ( AP,plausi). Io concludo, o signori, nessuna libertà può essere illimitata; non è illimitata quella deli a stampa, come non lo è quella delle riunioni, nè può esserlo quella dell'assoda- . zwne. Laddove manca una l egge positiva su· bentra nello Stato la tutela della propria

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==